DTT. Ora e’ ufficiale: Mediaset ha acquistato il canale 66 per una delle sue radio. Confermate le indiscrezioni. Andra’ a RMC o a 105?

canale 66

 

Alla fine le nostre indiscrezioni (pubblicate in coincidenza con Italia Oggi) sull’acquisto del canale 66 del DTT da parte di Mediaset per una nuova visual radio del gruppo (oltre a quelle di R 101 e Virgin Radio) erano esatte.
E’ arrivata infatti ieri la conferma indiretta alla definizione dell’operazione dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che attraverso la determina N. 2/19/DIS ha dato il via libera all’acquisizione da parte di Mediaset, attraverso il player DTT Reti Televisive Italiane S.p.A., della autorizzazione nazionale per fornitori di servizi di media audiovisivi con associato il canale 66 (LCN) e la versione HD sul canale 566, da Television Broadcasting System S.r.l. in liquidazione (gruppo Retecapri), dalla quale il Biscione aveva rilevato altri FSMA, tra cui l’importante LCN 20.
Ora sarà da vedere a quale emittente di Radiomediaset sarà dedicato il nuovo importante FSMA che, collocandosi nel blocco del genere musicale (prossimo a VH1, Radio Dee Jay Tv e Radio Italia), potrebbe essere riservato al progetto Lifestyle di RMC oppure al potenziamento di Radio 105.

Entrambe le emittenti necessitano di un forte contributo, viste le deludenti performance registrate nelle indagini d’ascolto TER, che avrebbero generato profondi malumori ai piani alti di Mediaset. E siccome l’indagine d’ascolto del Tavolo Editori Radio ha attestato che la tv contribuisce al 13% dell’ascolto radiofonico (in crescita costante), il DTT pare ormai un indispensabile obiettivo.
Paolo Salvaderi, a.d. di Radiomediaset, a questo periodico, aveva smentito la visual radio DTT per Radio 105, lasciando invece aperta la porta a RMC, per la quale aveva appunto confermato il presidio DTT. Ma lo stesso Salvaderi aveva smentito anche l’acquisto del canale 66, che invece, come abbiamo visto, si è concretato.
E allora noi ci permettiamo ancora di pensare che il canale 66 andrà proprio a Radio 105, mentre a RMC sarà destinata l’altra FSMA che il gruppo ha in pancia: il 257.
Ci beccheremo anche questa volta? (E.G. per NL)

 

Fonte: newslinet

Televisione Giapponese incantata dalla Calabria

Televisione Giapponese incantata dalla Calabria
Girato un documentario tra Scilla e Tropea

Didascalia Foto:
Le riprese della tv giapponese

ILARIA GIULIANO

 

TROPEA (VIBO VALENTIA) – Durante la settimana dal 27 giugno al 1 luglio, a Scilla e a Tropea, mentre le fiamme minacciavano i due borghi più belli del Tirreno calabrese, una troupe televisiva giapponese della TBS, uno dei più importati network televisivi del Giappone, sfidando il caldo torrido, è riuscita a realizzare le riprese video (anche con l’ausilio di un drone) per un documentario televisivo molto popolare, che andrà in onda a settembre e ottobre prossimi, nella fascia serale di maggiore ascolto della tv nipponica.

Si tratta del programma “Finestre nel mondo“, prodotto da TBS Vision. E’ un documentario sulle finestre del mondo ed i personaggi che stanno dietro esse. Le “finestre” sono tutte straordinarie, o per la vista magnifica o perché simboleggia la storia culturale di un posto, una città, un personaggio. Il programma viene mandato in onda settimanalmente (attualmente ogni venerdì) in Giappone e ogni episodio, della durata di cinque minuti, viene seguito da molti telespettatori giapponesi.

In dieci anni, TBS ha documentato e trasmesso più di 520 episodi sulle finestre nel mondo di ben 88 paesi, cercando di documentare un felice connubio tra la finestra interessante ed il personaggio dietro essa. In italia, sono stati già realizzati diversi episodi: la finestra di una villa palladiana in Veneto, abitata tuttora da una contessa; la finestra a Milano, sotto una cupola quasi metafisica con una fotografa giapponese che ci abita e lavora; la finestra aperta in una torre d’avvistamento ad Amalfi, che oggi viene utilizzata come studio di un’artista; la finestra a Como di un edificio progettato dall’architetto italiano del 1930, Giuseppe Terragni, detto “Casa del Fascio”, che oggi è sede dell’ufficio di Guardia di Finanza; la finestra di una cantina di una villa Agricola in Padana, che è di grande importanza per la produzione del culatello di migliore qualità.

Durante la permanenza in Calabria, la troupe TBS, guidata dal regista Noboro Miura, ha realizzato due episodi. A Scilla, con riprese video dedicate alla pesca del pesce spada e un anziano pescatore che ancora va a pesca dalla sua casa attraverso una finestra che dà sul mare. Oltre alla breve intervista al pescatore, la troupe ha ripreso in mare alcune fasi della pesca dello spada, riprendendo anche la cena in famiglia del pescatore. Per le riprese a Scilla, la troupe è stata accolta e supportata dalla Pro Loco. Il secondo episodio, è stato girato a Tropea. Qui, è stata scelta una finestra di un appartamento ubicato nello storico “Convento della Pietà”, sorto nel 1639 sui resti di un ospedale per i feriti delle Crociate, che si affaccia su uno dei panorami più belli al mondo, l’isola di Tropea con la chiesetta, e le bianche spiagge sottostanti. Le riprese, oltre alla bellezza della finestra e del luogo, hanno coinvolto gli attuali proprietari de “Il Convento” che quasi 30 anni fa hanno deciso di acquistare il convento, in stato di abbandono, per ristrutturarlo e far riacquisire l’originale bellezza grazie a un sapiente restauro, progetto dell’architetto Luigi Giffone.

Alcune riprese, hanno riguardato la lavorazione (intrecciatura eseguita a mano) della cipolla rossa di Tropea, presso l’azienda Schiariti. Per la puntata di Tropea, lo staff di “Tropea.biz”, guida turistica online gratuita che opera da oltre 15 anni, ha contribuito alla pianificazione e al supporto in loco, come già successo cinque anni fa per il documentario “Calabria – Two Greedy Italians …still hungry” realizzato dalla BBC per il noto programma televisivo britannico andato in onda in prima serata. La troupe giapponese, ha proseguito il viaggio in Italia attraverso altre due tappe: Agnone (Molise) e Civita di Bagnoregio (Lazio).

Fonte: Quotidiano del Sud