Nuovo digitale terrestre, Casellati: “Bonus più ricchi per Tv e decoder”

 

La presidente del Senato spinge la corsa agli incentivi in vista della transizione 2020-2022 finora quantificata in 100 mln su 4 anni: “Passaggio epocale, non bastano cifre simboliche”

Più incentivi alle famiglie per decoder e nuovi TV. Lo chiede al governo la presidente del Senato Elisabetta Casellati (Forza Italia) parlando al convegno Agcom sul futuro del digitale terrestre e inserendosi così nella corsa agli incentivi che si concluderà con il maxi-emendamento alla legge di Stabilità 2018 a cui sta lavorando il Mise. “Siamo davanti a un passaggio epocale come quello da analogico a digitale – ha detto Casellati riferendosi al passaggio tecnologico che affronterà la TV italiana nei prossimi mesi. -. Ma ci sarà bisogno di un intervento forte per consentire lo svecchiamento dei mezzi a disposizione degli italiani, con incentivi che non possono certamente riferirsi a cifre appena simboliche”, ha specificato.

Una norma in legge di Bilancio prevede un contributo ai costi a carico degli utenti finali per l’acquisto di tv o decoder in grado di supportare il nuovo standard che sarà adottato per le trasmissione dal primo luglio 2022. Sono assegnati, dice la norma, 25 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2019-2022.

Questo perché a partire dal 2022, e in conseguenza della “grande manovra” che vedrà le emittenti liberare le frequenze attualmente occupate (la banda 700 Mhz appena venduta tramite asta agli operatori Tlc per il 5G), le trasmissioni Tv subiranno un upgrade con passaggio alla tecnologia Dvb-T2, che potrebbe costringere un numero ancora imprecisato di famiglie ad aggiornare i propri apparecchi: con un nuovo TV o con un decoder. Più nell’immediato – a partire dai primi mesi del 2019 – ci sarà un altro aggiornamento (dallo standard Mpg2 all’Mpg4) che però, secondo alcune previsioni, non dovrebbe comportare significativi adeguamenti per il “parco Tv” degli italiani.

“La sensazione – dice Casellati – è che ancora una volta ci si debba confrontare con una decisione europea che, almeno nelle sue più immediate conseguenze, non tiene in adeguata considerazione la realtà del nostro Paese. Io spero che il costo di questo passaggio tecnologico non finisca per ricadere prevalentemente sulle famiglie, in una già non semplice fase economica”.

Lancia un allarme sul fronte pubblicità Fedele Confalonieri presidente Mediaset. All’indomani della presentazione di conti migliori del previsto ma preoccupanti sull’andamento della pubblicità (il titolo oggi ha subito uno scossone) il presidente Mediaset attacca la Rai che “fa dumping: non si può vendere la propria merce, buttarla alla disperata facendo sconti fino al 90-95% quando si ha anche il canone in bolletta” che impedisce, dunque, l’evasione.

Fonte: Corcom