MUX 7GOLD SICILIA 99: GS NEWS 24 CAMBIA NUMERAZIONE E LOGO.

Cambio di numerazione e di logo per GS NEWS 24 in onda nel mux  7GOLD SICILIA 99.
In precedenza l’emittente all news utilizzava la numerazione 95, attualmente invece si posiziona al numero 94.
E’ stato inoltre effettuato un restyling grafico del logo di rete.
A sinistra il nuovo logo, a destra quello usato precedentemente.
Foto:
Come potete vedere dalle immagini che abbiamo campionato,
sopra al logo di rete non è stata ancora aggiornata la grafica con l’attuale numerazione.
Viene infatti ancora menzionata la precedente LCN 95 e non la nuova LCN 94.
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Fonte: litaliaindigitale.it

Radio Luna di Cosenza chiude i battenti.

Radio Luna di Cosenza chiude i battenti, ceduta tutta la rete a Radio CRT di Lamezia Terme, già collegati i 101,2 da Lappano; 87,6 da Rogliano; i 94 a Taranto; 97,1 Corigliano ; 95,8 a Nova Siri; la stessa radio nei mesi scorsi ha rilevato tre frequenze da Radio Sound, il 96,8 da m. Contessa per Vibo Valentia, Lamezia Terme e Catanzaro; 106,7 da staletti (Catanzaro e costa ionica) e il 101 per tutta la provincia di Crotone.

DTT. Ad Elemedia torna la voglia di televisione: dalla prima decina di gennaio di nuovo in onda Dee Jay Tv sul 69

Che la decisione di privarsi dello sbocco sul digitale terrestre cedendo le autorizzazioni con i relativi LCN n. 69 (Radio Capital Tv) e 158 (m2o Tv) non fosse stata particolarmente avveduta (per non dire avventata) era apparsa chiaro da subito ai più.

Diverso il caso dell’alienazione dell’autorizzazione per fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) con l’LCN 9 di Dee Jay Tv, ceduta a Discovery, considerato che essa sottostava ad un’operazione più complessa ed articolata.
Tuttavia, dopo l’esplosione del fenomeno della visual radio sul DTT avvenuta quest’anno (e che vedrà nel 2018 una spinta propulsiva ancora superiore), il management del comparto radiofonico de L’Espresso non poteva più non rilevare l’importanza del presidio televisivo da parte delle radio.
Di qui la volontà di ricomprarsi (ad un prezzo non distante da quello dell’iniziale vendita, pare) il canale 69 ceduto alla GM Comunicazione di Marco e Giovanni Sciscione, società attivissima sul DTT lato FSMA, di cui proprio ieri abbiamo dato conto dell’acquisizione dell’autorizzazione/LCN 63 di LeoVegas.

Raggiunto da questo periodico, Marco Sciscione ha confermato la definizione del deal in data odierna.
Ad aver fatto prendere ora al gruppo GEDI (l’Espresso) una decisione che era comunque nell’aria da tempo sono stati naturalmente i risultati dell’indagine del Tavolo Editori Radio (TER) che hanno premiato le emittenti massicciamente presenti sul DTT, con RTL e Radio Italia in testa, ma anche le decisioni assunte da RAI, da Radio Vaticana e da molti i player locali di saltare sul carro del digitale televisivo.
La stessa RTL ha indirettamente riconosciuto che la sua declinazione tv pesa per oltre 2 milioni di ascolti (2,5, forse) e quindi, Linus & C hanno dovuto prendere atto che sebbene la radiovisione (quanto a modello) non sia una formula condivisa dal gruppo (e non solo da Linus), la presenza sulla televisione digitale terrestre è imprescindibile, se non altro per compensare la progressiva scomparsa dei ricevitori FM nell’indoor e per far fronte all’esigenza di integrare la componente visiva nella comunicazione radiofonica, uniformandola a quanto già avviene sul web ed in particolare sui social.

Ma, da indiscrezioni raccolte, proprio perché non crede nella radiovisione, Linus affiancherà la tv alla radio, senza sovrapporla; in altri termini il canale 69 trasmetterà sì alcuni programmi in symulcasting con FM/IP/DAB+ (quindi in hybrid radio), ma per il resto della giornata veicolerà contenuti distinti, sotto forma di video musicali con una playlist TOP 40, dopo aver verificato attraverso verifiche interne l’appetibilità di questa formula.
nessuna novità invece per quanto riguarda Radio Capital ed m2o, anche se è altamente probabile un ritorno televisivo anche per tali reti. (M.L. per NL)

Impresa radiofonica cosentina chiede risarcimento per attività ‘inattiva’, condannata

Radio

RCC Radio Cosenza Centrale S.r.l. è inattiva, ma rivendica la proprietà di due domini internet della Fullmidia S.r.l. a cui il giudice ha dato ragione: non esiste alcuna concorrenza sleale

 

RENDE – Azienda inattiva chiede risarcimento danni. Un caso davvero singolare e allo stesso tempo clamoroso, quello che ha visto opposte due imprese, la prima R.C.C. Radio Cosenza Centrale S.r.l. che aveva promosso causa alla società Fullmidia S.r.l. chiedendo, tra l’altro, la riassegnazione di due domini internet di proprietà della seconda, e la cessazione immediata dell’uso della denominazione Radio Cosenza Centrale. I due domini in questione sono “radiocosenzacentrale.it” e “radiocosenzacentrale.com”. Ma l’agenzia di comunicazione di Rende, Fullmidia, di Camillo Tripicchioè riuscita a dimostrare come, l’acquisto dei due domini, non avrebbe mai potuto ‘ledere’ un’impresa che è inattiva e che in data 23 novembre 2016, aveva ceduto il ramo d’azienda a ‘A.C.R.C. – Associazione Culturale Radiofonica Comunitaria’, convenendo nell’atto notarile che la concessione n. 901158, restando priva di impianti ad essa associati, doveva ritenersi decaduta di diritto. Trattasi della concessione rispetto cui il Ministero dello Sviluppo Economico aveva autorizzato l’utilizzo del marchio Radio Cosenza Centrale.

 

La R.C.C. di Arduino Dieni infatti, aveva fatto ricorso specificando che la società chiamata in causa aveva acquistato e utilizzato una denominazione ‘identica’ a quella dell’azienda ricorrente che avrebbe pertanto tratto in inganno il pubblico sulla provenienza del servizio offerto. Insomma Radio Cosenza Centrale parlava di “concorrenza sleale” e si sarebbe sentita autorizzata all’utilizzo esclusivo della denominazione in rete, ritenendo Fullmidia S.r.l. indebitamente proprietaria dei due domini internet. Per questo motivo aveva chiesto, con un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c, la riassegnazione dei due domini, di fatto di proprietà dell’agenzia pubblicitaria di Rende chiedendo nel contempo la condanna ad un risarcimento danni conseguente all’indebito utilizzo della denominazione ‘Radio Cosenza Centrale’ nella misura di 10mila euro.

 

Proprio la Fullmidia S.r.l, impresa sana e attivissima sul mercato editoriale, pubblicitario, giornalistico e radiofonico, rappresentata dall’avvocato Nicola Cellini del Foro di Cosenza, ha provato come quella che veniva definita “impresa, attività imprenditoriale, giornalistica, pubblicitaria, e che trasmette programmi radiofonici” in realtà è inattiva e pertanto non ha nulla a che pretendere. E così a seguito dell’istanza presentata da RCC, al Tribunale civile di Catanzaro, la società Fullmidia di Camillo Tripicchio ha ribattuto sbaragliando la ricorrente. Nessuna cessazione dunque di un marchio che non può appartenere ad un’impresa che non esiste più. L’impresa ricorrente aveva lamentato la difficoltà, dopo avere già ceduto in data 23 novembre 2016 il ramo dell’azienda all’Associazione Culturale Radiofonica Comunitaria, a cedere l’intera azienda, ed il marchio a terzi a causa dei domini di proprietà di Fullmidia.

 

A dare ragione alla Fullmidia S.r.l. è stato proprio il Tribunale Civile di Catanzaro – sezione specializzata in materia di impresa nella persona del Giudice, d.ssa Carmen Ranieli che ha dichiarato inammisibile il ricorso presentato da Radio Cosenza Centrale. La parte resistente infatti ha dimostrato come, dalla visura camerale, l’attività di R.C.C. è cessata in data 14 aprile 2017 e da allora risulta inattiva ed ancora, come dal 23 novembre 2016 il sito internet riconducibile alla parte ricorrente non esista più così come sono stati oscurati i relativi social media mentre le frequenze in uso per quanto concerne l’attività radiofonica, sarebbero oggetto proprio della cessione del ramo d’azienda. Non si può dunque rivendicare qualcosa che non esiste più e di conseguenza non c’è stata alcuna concorrenza sleale per l’utilizzo dei domini di “radiocosenzacentrale.it” e “radiocosenzacentrale.com” da parte della Fullmidia S.r.l. Ricorso rigettato dunque e condanna. Sì perchè la R.C.C. – Radio Cosenza Centrle S.r.l è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio.

Fonte: quicosenza.it

Diritti TV: Mediaset si assicura i Mondiali 2018, la Rai si riprende le Olimpiadi Invernali

Mondiali 2018

Mondiali 2018

 

La Rai si riprende le Olimpiadi Invernali e, come era un po’ nelle previsioni, ‘lascia’ a Mediaset la partita dei Mondiali 2018 in Russia. La tv di Piersilvio Berlusconi a sorpresa ha sferrato l’assalto decisivo per trasmettere durante la prossima estate il campionato di calcio per Nazionali più importante al mondo.

Mondiali 2018: colpo di scena di Mediaset. Manca solo l’ufficialità

L’assenza dell’Italia ai prossimi Mondiali in Russia ha, giocoforza, nettamente abbassato l’offerta della Rai. Secondo gli analisti, infatti, un Mondiale senza Azzurrivarrebbe intorno agli 80 milioni di euro, contro i 180 del 2014. E quando il prezzo scende, è possibile che in un mercato di libera concorrenza avanzino ‘minacciose’ altre proposte. E’ così che Mediaset avrebbe – usiamo il condizionale perché manca ancora l’ufficialità – presentato l’offerta migliore (si parla di 78 milioni) e acquisito i diritti per la 21° edizione dei Mondiali di calcio.

Secondo il Giornale manca soltanto il via libera ufficiale dalla Fifa e Mediaset potrà annunciare che tutte le 64 partite che si giocheranno in Russia dal 14 giugno al 15 luglio 2018 saranno visibili in diretta su Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Un’operazione che vedrà impegnata in primo piano la redazione di SportMediaset, guidata da Alberto Brandi.

Vedere la Rai senza Mondiali di calcio era uno scenario impensabile fino a qualche settimana fa. Impensabile, d’altronde, era anche immaginare l’assenza dell’Italia in Russia. E questo con ogni probabilità ha nettamente pesato sulla volontà dei vertici di Viale Mazzini di assicurarsi ‘a tutti i costi’ l’evento di calcio più importante del 2018. Non è un caso che Sky, che nelle ultime tre edizioni si era spartita la ‘pagnotta’ con la Rai, si sia questa volta defilata.

Olimpiadi Invernali sulla Rai dopo otto anni

Per una competizione che va, però, ce n’è una che torna. A otto anni di distanza dall’ultima volta (Vancouver 2010), la Rai tornerà a trasmettere le Olimpiadi Invernali, in programma nella contea di PyeongChang, nella Corea del Sud, dal 9 al 25 febbraio 2018. Il CdA, su proposta del direttore generale Mario Orfeo, ha approvato l’accordo con Discovery per l’acquisizione dei diritti in chiaro dei XXIII Giochi che vedranno, in questo caso sì, la presenza dell’Italia in diverse discipline.

“Siamo molto felici per il fatto che la Rai abbia acquisito i diritti a trasmettere le Olimpiadi Invernali, una cosa che integra in modo esemplare e perfetto quanto già offerto con Discovery da Eurosport. Non nascondo che siamo sempre stati sponsor di questa opportunità per mettere in condizione il più possibile di dare visibilità alle discipline invernali, agli sponsor e chi ha investito sui progetti. Ringrazio anche il gruppo Discovery, sono molto molto felice, complimenti a presidente e direttore generale della Rai”,

ha commentato all’Ansa il presidente del Coni Giovanni Malagò. Sempre il CdA Rai, presieduto da Monica Maggioni, ha approvato lo schema negoziale per le Olimpiadi Estive del 2020 in Giappone.

Fonte: davidemaggio