Da aprile 2020 tutti i 22 canali regionali di RAI 3 su Tivusat

 

Le edizioni regionali dei TG RAI e gli altri programmi “localizzati” saranno finalmente visibili in diretta in tutta Italia, grazie alla messa in onda via satellite sul bouquet gratuito Tivusat.

Se ne parla da molto ma non era mai accaduto. E invece ora è ufficiale (ne ha parlato Giorgio Fatale di RAI al convegno di Bologna di ieri) che dal prossimo aprile tutti e 22 i canali regionali RAI (praticamente le diverse “versioni” di RAI3) saranno contemporaneamente visibili sulla piattaforma Tivusat. Questo significa che un cittadino, anche se fuori sede, potrà scegliere di vedere in diretta il notiziario della propria regione di provenienza.

 

 

 

 

Un servizio simile (ma non in diretta) può essere perseguito attraverso Internet, sul sito della testata regionale RAI, o in streaming attraverso le applicazioni mhp  in onda sui canali RAI. Ma certamente la facilità e l’immediatezza di utilizzo di un semplice canale, è impagabile.

Insieme a questa iniziativa, arriverà una sorta di riorganizzazione della presenza su satellite di RAI, con l’aggiunta di un multiplex, rispetto a quelli utilizzati oggi, che comprenderà appunto tutti i canali regionali e il canale in 4K, emesso a 25 Mbit/sec. I canali regionali, invece, saranno in SD con codifica MPEG4.

 

 

 

 

L’invio in diretta su satellite di tutti i canali regionali ha comportato diverso tempo perché, per farlo, deve cambiare completamente tutta l’architettura produttiva. Oggi sono le sedi regionali che prelevano in segnale nazionale e “montano” su di esso gli inserti regionali. Dalla sede regionale, poi, il segnale viene inviato agli impianti di trasmissione interessati. Ora, invece, il segnale modificato dalle sedi regionali deve poter percorrere la tratta all’indietro fino a Roma per essere inviato al satellite da un punto centralizzato.

 

 

 

Fonte: dday.it

Gentile: «Caso Tgr Calabria al vaglio della “Vigilanza”»

Il sottosegretario annuncia che porterà la vicenda della mancata nomina del nuovo capo redattore della testata regionale della Rai in Commissione parlamentare: troppi interrogativi irrisolti.


Il sottosegretario Antonio Gentile

COSENZA «L’inusuale ritardo nella nomina del nuovo capo redattore della Rai calabrese rappresenta l’ennesimo tassello di una gestione poco trasparente del servizio pubblico radiotelevisivo». Lo dichiara, in una nota, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, senatore Antonio Gentile. «Le ombre e gli interrogativi sono davvero tanti – afferma – perché l’attesa si è protratta così a lungo? E soprattutto perché si è dovuto annullare la prima selezione e riaprirne immediatamente una nuova, nella storia aziendale non era mai accaduto, per individuare i candidati alla nomina del responsabile della Rai calabrese? Perché nella prima selezione non figurava nessuna candidatura di giornalisti provenienti da altre sedi regionali ed improvvisamente nella seconda selezione sono spuntati i nomi di redattori del Piemonte, delle Marche, della Sardegna e della Puglia?».
«Sono interrogativi legittimi – sostiene ancora il sottosegretario – che saranno girati ai membri in Commissione di Vigilanza del gruppo di Alternativa Popolare per ottenere dalla Rai una risposta plausibile e non di circostanza. In verità serpeggia il sospetto che si voglia favorire la promozione al grado di caporedattore qualche “amico degli amici”, con grave danno e mortificazione delle qualificate professionalità che operano nella redazione del Tg Rai calabrese».
«Pur non volendo condizionare l’autonomia aziendale della scelta che nelle prossime ore la Rai andrà a compiere – sottolinea Gentile -, non possiamo rimanere insensibili alla levata di scudi posta in essere dai giornalisti della Rai calabrese che hanno chiesto, minacciando lo sciopero, che il loro caporedattore venga individuato all’interno della loro redazione. Una scelta diversa alimenterebbe soltanto il dubbio che nei piani alti di Viale Mazzini ci si preoccupi di avvantaggiare giornalisti “amici”, magari con minori requisiti dei candidati calabresi, che vengono mandati qui in Calabria a conquistare i galloni per poi, tra un anno, ritornare nella loro regione di provenienza ma stavolta con l’alto grado acquisito nella nostra terra. Tra un anno – conclude -, insomma, qui in Calabria ci troveremmo ancora in una situazione di stallo ed incertezza, con grave pregiudizio per la qualità dell’informazione offerta dal servizio pubblico. E questa è una prospettiva inaccettabile!».

Fonte: Corriere della Calabria

Abramo scrive ai vertici Rai: ‘L’istituzione della redazione catanzarese del Tgr Calabria non più rinviabile’

Il sindaco: ‘Il nuovo caporedattore sia scelto tra i giornalisti interni’ 

Abramo-scrive-ai-vertici-Rai-L-istituzione-della-redazione-catanzarese-del-Tgr-Calabria-non-pi-rinviabile
Giovedì 23 Marzo 2017 – 15:30

“L’istituzione della redazione catanzarese del Tgr Rai Calabria continua a rappresenta un problema irrisolto non più procrastinabile al fine di dare un’adeguata risposta alla necessità del Capoluogo di godere di un’adeguata e completa informazione, rafforzando al contempo il ruolo e la funzione che la città riveste nel panorama regionale”.

Lo ha affermato il sindaco Sergio Abramo che ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai vertici della Rai segnalando la necessità di individuare al più presto le soluzioni atte a superare il grave vulnus e, al contempo, l’opportunità che si provveda alla individuazione della figura del Capo redattore di cui il Tgr Calabria è privo da oltre sei mesi, a seguito della nomina dell’uscente Alfonso Samengo a vicedirettore di Rai Parlamento. “In quest’ultimo periodo – ha sottolineato Abramo – la guida della redazione è stata assunta ad interim da due vicedirettori della testata giornalistica.

Tale situazione di incertezza indebolisce molto il ruolo del Tgr Rai Calabria e, in questo contesto, aggrava il mai risolto problema della “copertura” giornalistica del Capoluogo della Regione. A parte l’anomalia della non coincidenza della sede regionale Rai con la Città Capoluogo, l’attuale clima di provvisorietà impedisce di affrontare con serietà e concretezza la questione. Risulta che la procedura per la selezione del nuovo Capo redattore sia stata avviata, ma non conclusa, e che tra le ipotesi in campo ci sarebbe anche la nomina di un giornalista esterno alla Calabria, pur essendoci giornalisti interni che per qualifica ed esperienze maturate potrebbero ben ambire a tale nomina. Ritengo che mai una guida esterna, pure autorevole, possa garantire all’informazione calabrese e, in particolare, all’esigenza di rafforzamento della Città Capoluogo le risposte che ci si attende.

A tale proposito, pur non volendo in alcun modo ingerire nei meccanismi aziendali, ho avanzato la richiesta che alla guida della redazione del Tgr Calabria venga designato uno dei giornalisti interni, quale riconoscimento alle professionalità esistenti e all’autonomia del servizio pubblico televisivo. Con il nuovo Capo Redattore si potrà aprire, da subito, un tavolo di lavoro per individuare le soluzioni più opportune per sanare, almeno parzialmente, la ferita costituita dall’assenza strutturale della RAI nella Città di Catanzaro, sede del Governo regionale. Sono sicuro – ha concluso Abramo – che questa richiesta non resterà inascoltata, muovendosi esclusivamente nell’interesse della popolazione calabrese, di cui la Città di Catanzaro è istituzionalmente la guida”.

Fonte: http://www.catanzaroinforma.it