Mediaset verso l’acquisto del numero 66 del digitale terrestre

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Mediaset vicina all’acquisizione del numero 66 del digitale terrestre da Retecapri. Previsto lo sbarco di un canale TV di Radio Mediaset.

Il Biscione, secondo il quotidiano ItaliaOggi, sarebbe infatti vicino all’acquisizione da Retecapri della numerazione 66del te­lecomando, una LCN che si trova nel blocco riservato alle emittenti musicali. Su questo numero quindi dovrebbe an­dare una delle due emittenti di Radio Mediaset che attual­mente non hanno presenza televisiva sul dtt, ovvero 105 oppure Radio Monte Carlo.

A settembre l’a.d. delle ra­ dio del Biscione, Paolo Sal­vaderi, aveva detto a Italia­Oggi che il gruppo pensava a Rmccome il marchio che avrebbe portato con più pro­babilità sul digitale terrestre, dal momento che il lifestyle si presta molto al mondo del­la televisione.

In realtà nel settore si parla della scelta opposta: magari una TV per Rmc si farà comunque, ma il Biscione avrebbe cambiato idea nel frattempo e potreb­be riservare il numero 66 a 105, la radio ammiraglia del gruppo. Radio Mediasetsi troverà così ad avere tre marchi con un canale televisivo: Virgin Tv al 157, Radio 101 al 167 e Radio 105 al 66, la posizione più pre­giata delle tre perché nel pri­mo arco di numerazione (fra i primi 100), nel blocco in cui si trovano anche Deejay Tv (69) e Radio Italia Tv (70), mentre Rtl 102,5 con la sua radiovi­sione si trova in una numerazione più bassa, al 36.

Al numero 66 del digitale terrestre sino ad oggi è trasmesso un canale TV di Retecapri. L’editore Co­stantino Federico nel 2017 ha ceduto a Mediaset il numero 20, che ne ha fatto un canale di se­rie tv (Mediaset 20). Sul 66 Retecapri ha proseguito con la program­mazione tradizionale, con i film classici alla sera, fino allo scorso ottobre quando, per rispettare le quote di programmazione tematica dei canali previste dall’Agcom, ha convertito il palinsesto dedicandolo soprattutto alla musica e spostando i film su Capristore al 122.

A questo punto a Federico restano altre LCN più alte (122, 149, 247) ma soprattut­to il suo operatore di rete, la Premiata Ditta Borghini e Stocchetti di Torino, possie­de un multiplex del digitale terrestre che potrebbe fare gola agli altri operatori con il passaggio della banda 700 MHz alle tlc. Secondo la nuova ripartizione delle frequenze allo studio, i multiplex a parità (quasi) di capacità trasmissiva saran­no dimezzati e il mezzo mux di Federico potrebbe tornare utile per fare il paio con una delle altre assegnazioni.

Intanto il mercato delle radio è in continuo fermento sulla TV: a gennaio sono uscite dal bouquet Sky
Radio Capital TV e m2o TV. Il gruppo Gedi è stato sempre pragmatico sulla presenza televisiva, uscendo in prece­denza dal digitale terrestre (nel 2016). Lo scorso anno però ha riportato Deejay TV al 69 e non è detto quindi che non possa pensare a un ri­torno anche per m2o ora che ha affidato l’emittente al neodirettore Albertino per un rilancio. Finora, invece, il terzo grande gruppo del com­parto, Rds, si è tenuto fermo nell’intenzione di non aprire un canale televisivo, se non nella forma della social tv su Sky e Tivusat.

La strategia di Media­set sulle radio in tv non è quella di fare la radiovisione, di ritrasmettere in video i programmi radiofonici, quanto di fare una programmazione au­tonoma, portando il marchio anche sul piccolo schermo, per obiettivi di mar­keting e di posizionamento.

Fonte: ItaliaOggi

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